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Come altri ambiti aziendali, anche il mondo assicurativo e bancario, per gestire con affidabilità e continuità i propri processi di business, deve poter contare su un’infrastruttura IT stabile, potente, ma anche efficiente dal punto di vista energetico.

Questi requisiti si sono rivelati cruciali in una realtà imprenditoriale come Groupama Assicurazioni. Parte di un gruppo assicurativo di respiro internazionale, la compagnia, con sede a Roma, quartiere Eur, per soddisfare le proprie esigenze di business ha deciso di ammodernare l’infrastruttura informatica, avvalendosi di un progetto di ristrutturazione realizzato da NetCom Group.

Infrastruttura IT, le due esigenze chiave: efficienza energetica e disaster recovery 

L’infrastruttura IT di Groupama è costituita da due data center, uno all’interno della sede aziendale, e l’altro gestito, tramite contratto di colocation, attraverso le attrezzature (sale, rack, sistemi di raffreddamento) del fornitore di servizi di telecomunicazioni Colt. Relativamente a questi due data center, l’esigenza a cui si è dovuto rispondere era creare un’infrastruttura IT in grado di soddisfare due principali requisiti:

  • da un lato, occorreva ridurre i consumi di energia elettrica e la dissipazione di calore da parte degli apparati, soprattutto nel data center principale, in colocation, dove confluiscono dati e pratiche delle filiali e agenzie Groupama di tutta Italia;
  • dall’altro, era necessario implementare un meccanismo affidabile di disaster recovery (DR), in grado, in caso di malfunzionamenti, di ripristinare, in tempi adeguati, i servizi principali della compagnia, in modo da consentire la prosecuzione delle attività di business”.

Potenza e capacità di elaborazione

Un terzo requisito era poi aumentare potenza e capacità di elaborazione dei server esistenti nei due data center. Specialmente in quello in colocation, dedicato al supporto dei processi di back-office per l’espletamento delle pratiche e dell’iter assicurativo in tutte le filiali e agenzie sparse sul territorio italiano, rallentamenti e blocchi dell’attività di elaborazione significano, infatti, impossibilità di emettere polizze, mancati introiti, e perdite di business per l’azienda.

Server a basso consumo

Per ridurre i consumi e, al contempo, aumentare la potenza di calcolo, NetCom Group ha dapprima analizzato i dati di assorbimento dell’infrastruttura IT esistente, arrivando poi a individuare una tipologia di architettura tecnologica ad alte prestazioni ma efficiente, in grado di consumare meno corrente elettrica, e diminuire la dissipazione termica. La soluzione ha previsto la sostituzione dei server preesistenti con macchine di ultima generazione, basate su architettura blade, e dotate di elevata capacità computazionale, sufficiente a gestire oltre 400 macchine virtuali (VM).

Backup incrociato e tempo di ripristino

Per quanto riguardo il meccanismo di disaster recovery, NetCom Group ha implementato un’architettura in cui la replica dati avviene in maniera incrociata tra i due data center, che sono l’uno complementare all’altro, anche se possiedono capacità computazionali differenti. In particolare, a differenza del data center principale, ospitato in Colt e, come già detto, dedicato alla gestione dei processi core di tutte le filiali e agenzie d’Italia, il data center interno di Groupama è invece indirizzato al supporto dell’operatività interna della compagnia, e alle operazioni di post-processing dei dati.

In ogni caso, il processo di replica riguarda soltanto i dati strettamente critici: “Nel progettare come doveva avvenire questa continua replica dei dati tra i due data center, abbiamo scelto di selezionare solo un sottoinsieme dei dati core di esercizio, ossia quelli necessari per ripristinare tutti i servizi principali della compagnia e di tutte le agenzie esterne. Il ripristino è attuabile indipendentemente dal fatto che a cadere sia il data center gestito in Colt o quello interno della sede di Roma. Naturalmente, anche per queste attività di backup, le operazioni di replica vengono eseguite da appliance specializzate di ultima generazione, di elevata capacità e in grado di recuperare, tramite il meccanismo di disaster recovery, l’ultimo dato aggiornato, con un tempo di ripristino di circa dieci minuti. Tempo definito calcolando il tempo d’interruzione dei servizi che Groupama può permettersi di subire, senza accusare particolari contraccolpi”.

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