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Finanziata dalla Regione Campania, l’iniziativa sfrutta multimedialità, intelligenza artificiale e tecnologie di prossimità per consentire ai musei di far vivere ai visitatori un’esperienza emozionale. Ci spiega come uno dei protagonisti del progetto, Mario Byron Coppola di NetCom Group

Sotto il criptico nome Remiam si nasconde un progetto ambizioso che intende fornire un nuovo concept di museo, ovvero di un’entità capace di raccontarsi mediante tecnologie che sappiano far parlare le opere ai visitatori. Remiam è infatti l’acronimo di REte Musei Intelligenti ad Avanzata Multimedialità, iniziativa che ha proprio l’obiettivo di abbandonare la consueta fruizione delle opere di chi visita un museo, lasciando il posto a un’esperienza culturale, intellettuale ed emozionale, capace di accontentare gusti ed esigenze diverse.

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