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Nelle realtà ospedaliere, è importante che l’architettura IT riesca a soddisfare elevati requisiti, in termini di capacità di calcolo ed efficienza nell’accesso alle informazioni, perché, soprattutto in certe applicazioni, l’indisponibilità dei dati, anche per brevi lassi di tempo, può riflettersi sull’operatività di strutture e attività “mission-critical”, come ad esempio le sale operatorie.

Gestire meglio le applicazioni ospedaliere

Considerando tutte le specialità mediche attive al suo interno, il Policlinico Gemelli, a Roma, è una realtà ospedaliera molto complessa, che si è trovata ad affrontare problemi di gestione interna dell’ospedale dovuti all’inefficienza dell’architettura IT esistente. Sfide che hanno spinto il Gemelli a potenziare e modernizzare l’infrastruttura informatica, per evitare, appunto, d’incorrere in difficoltà legate all’indisponibilità e fruibilità di applicazioni e dati critici.

L’architettura esistente era basata su un sistema iperconvergente, con una capacità inadeguata a soddisfare, ad esempio, i requisiti di disponibilità e immediatezza nell’accesso ai dati, che sono richiesti da un’applicazione critica come la gestione degli ordini, e del ciclo di approvvigionamento dei materiali di consumo usati nelle sale operatorie. Altri problemi erano legati anche alla gestione efficiente della refertazione, che, durante un intervento chirurgico, richiede la disponibilità immediata di lastre, ecografie, analisi, e quant’altro si renda necessario. L’esigenza era quindi realizzare una nuova architettura IT, in grado di fornire la capacità computazionale necessaria per gestire con efficienza le particolari applicazioni che sono tipiche di un ospedale”.

Il Gemelli ha una sede centrale e vari distaccamenti, tra cui un istituto di ricerca sul genoma di COVID-19 che, durante la pandemia, è stato trasformato in ospedale dedicato ai pazienti colpiti dal virus. In tale contesto, la necessità era, da un lato, centralizzare la gestione dei dati e, dall’altro, soddisfare, a seconda delle applicazioni, i fondamentali requisiti di velocità di elaborazione dati, disaster recovery (DR), continuità del business dell’organizzazione.

Nuova architettura IT per server, storage, backup

La ristrutturazione della capacità computazionale attuata a livello logico e infrastrutturale, ha previsto l’integrazione dell’architettura preesistente con una nuova architettura di ultima generazione che, invece di far leva su soluzioni iperconvergenti, si fonda su ambienti server, storage e backup ben separati e specializzati, le cui rispettive funzioni risultano nettamente distinte: ambienti che, in ogni caso, sono al contempo in grado di comunicare e coordinarsi fra loro, per garantire una fruibilità del dato a livello immediato, e il funzionamento delle differenti applicazioni”.

Ad, esempio, le funzionalità di DR sono state decentrate in un nuovo data center, distaccato da quello principale, e, in aggiunta, dotato di server con elevata capacità di calcolo, anche a livello grafico, per supportare con efficienza l’elaborazione d’immagini, come possono essere quelle relative allo studio del genoma del virus, o quelle che vanno a formare il fascicolo sanitario elettronico che ricostruisce la storia clinica di ciascun paziente.

La nuova potenza computazionale aiuta anche a migliorare i processi di post-elaborazione e aggregazione dei dati, richiesti per rendere possibile una corretta ed efficace condivisione e fruizione delle informazioni nelle diverse applicazioni ospedaliere, che includono il supporto di tutti i processi di elaborazione nella componente di back-end, ma anche la fruizione di dati a livello di utenti client connessi alla rete.

Nell’ambiente di backup, allo stesso modo, sono state implementate appliance dedicate, in grado di eseguire i processi di replica dei dati in modalità ridondata, e di garantire lunghi tempi di conservazione (data retention), in linea con le normative del settore medicale.

Grazie alla nuova architettura IT, il Gemelli ha superato non solo i problemi di gestione dei dati e approvvigionamento dei materiali nelle sale operatorie, ma ha in definitiva potuto soddisfare le proprie esigenze, sia in termini di tempi di ripristino dei dati in eventi di DR, sia a livello di ottimizzazione della fruibilità dei dati per le varie applicazioni, eliminando in sostanza il manifestarsi di disservizi.

NetCom Group, il valore aggiunto della competenza in ambito ospedaliero

Nella realizzazione del progetto, la conoscenza dell’ambiente ospedaliero, del suo core business, e dei requisiti tecnici richiesti dalle specifiche applicazioni è stata fondamentale. Ad esempio la competenza maturata da NetCom Group sui formati e protocolli tradizionalmente utilizzati nella gestione informatica di referti e immagini radiologiche ha consentito di ‘rinfrescare’ attrezzature e applicazioni legacy, integrando apparati e applicazioni datati con l’infrastruttura e gli apparati radiografici di nuova generazione, che utilizzano formati e tecnologie differenti. Inoltre, la conoscenza degli stringenti requisiti di tempo in cui i dati devono essere resi disponibili nell’ambiente ospedaliero per tutte le operazioni e applicazioni critiche, che possono influire sull’operatività dei chirurghi, ha permesso di costruire un’architettura IT più robusta e resiliente nell’erogazione dei dati.

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