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È noto che la tecnologia in quest’ultimo decennio ha fatto passi da giganti nello sviluppo di nuove tecnologie e nel miglioramento di quelle già presenti. Componenti che venivano utilizzati solo in applicazioni militari, aeronavali o aerospaziali, oggi si trovano anche nei piccoli e grandi elettrodomestici delle nostre case. Continuamente negli spot pubblicitari ascoltiamo termini come “Intelligenza artificiale”, “Sensori a visione notturna”, “Telerilevamento laser” e6 altre caratteristiche tecnologiche per sponsorizzare lavatrici, forni e robot aspirapolvere. Il mondo delle automobili non è rimasto indifferente alla possibilità di offrire ai clienti nuovi optional e funzionalità che sfruttano le tecnologie offerte da questi componenti, infatti “Lane Keep Assist”, “Adaptive Cruise Control” e “Automatic Emergency Braking” sono disponibili su vari modelli di vettura, dalla city car alla motrice per il trasporto merci.

La tecnologia a servizio della sicurezza

Questi nuovi sensori alla portata di tutti, introdotti nei mezzi di trasporto, hanno come obiettivo principale la sicurezza, non solo del conducente ma anche gli utenti più deboli della strada come pedoni o ciclisti. Ecco che i Car Makers intriducono sensori come Laser Imaging Detection And Ranging oppure Radio Detection And Ranging e Surround View Cameras sui propri veicoli aumentando, di fatto, la complessità degli stessi. Sul mercato questi sistemi sono conosciuti con il termine generico di Advanced Driver Assistance Systems e sono dei veri sistemi di controllo che permettono al guidatore di essere più sereno alla guida del proprio mezzo. I veicoli dotati di questi sistemi di controllo non sono solo più sicuri ma, comunicando tra loro, permettono di svolgere funzionalità avanzate che rendono la guida quasi futuristica. Diversi Car Maker stanno sviluppando oppure hanno già sviluppato veicoli in grado di raggiungere destinazioni autonomamente e in tutta sicurezza.

Metodologie di testing

L’introduzione sul mercato di questi nuovi sistemi di controllo, ha reso sempre più complesse le fasi di testing di queste nuove funzionalità. Non è fattibile verificare la funzionalità di guida autonoma oppure del sistema di frenata automatica anti-tamponamento in un circuito cittadino infatti, e quindi si utilizzano appositi spazi allestiti con manichini e ostacoli per la verifica di questi sistemi. È chiaro che questo processo di test ha un costo, che incide  non solo sullo sviluppo ma anche sulla commercializzazione di queste nuove funzionalità.

La soluzione ottimale è quella di utilizzare nuove metodologie che sfruttano la “virtualizzazione” del veicolo e dell’ambiente.

Diverse aziende, infatti, stanno investendo su sistemi in grado di generare le informazioni necessarie ai sistemi di controllo che, di fatto, credono di essere installati su un veicolo reale; questo rende le procedure di test sicure e ripetibili anche in un ambiente di laboratorio.

Questi sistemi di testing sono noti con il termine HIL (Hardware In the Loop) e permettono di programmare e automatizzare le prove sul software dei sistemi di controllo anche senza l’ausilio del veicolo; in questi HIL, infatti, il veicolo è “virtualizzato” così come sono virtualizzati gli elementi della strada come pedoni, ciclisti, cartelli stradali eccetera.

NetCom Group è all’avanguardia nel setup di sistemi Hardware In The Loop e nello sviluppo di metodologie di testing che consentono di intercettare anticipatamente anomalie software, riducendo i costi e aumentando la qualità.

Antonio Montieri

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